Matteo Benacchio Aka Smogone
Crew di cui è stato membro -UZN, 2PHE, EKC, WOTS, SDS-
Progetti di cui fa parte -HipHop Seeds-

Da piccolo

Ho iniziato da piccolo. Per lo più inconsapevolmente. La prima cosa Hiphop che abbia fatto, di cui mi ricordo, è stato un testo "rap". Rap tra virgolette, perchè in realtà, era semplicemente un testo in rima, che di fatto prendeva per il culo la mia prof di italiano delle medie, non che ne vada fiero ora, ma giusto per capirci.

Arrivavo alle medie trasferendomi di casa, passando dal mio paesetto, a una frazione di esso. -E' curioso come il luogo in cui si abita influenzi, così tanto, la propria vita. Soprattutto da piccoli quando si è inconsci di certe dinamiche.- Di fatto venivo dal punto più alto di Romano D'ezzelino, abitavo in mezzo alle colline e, in effetti ero, abbastanza isolato dal mondo. Tra la fine delle elementari e le medie mi trasferii a San Giacomo, che nonostante sia una frazione di Romano, è considerevolmente più avanti ed evoluta, e meno radicale come mentalità. Probabilmente perché essendo più vicina a Bassano del Grappa, e più altolocata come zona (è una zona residenziale), le persone sono più "cosmopolite", Romano invece, detto "Alto", è molto "roots", un paesetto antico, di quelli dove tutti sanno di tutti, e riconoscono di che famiglia sei per i lineamenti.

Fu qui a San Giacomo che iniziai le medie e di fatto "la pazza storia di come la mia vita sia cambiata capovolta sotto sopra sia finita",  probabilmente proprio l'influenza del "Principe di Bel-Air" che ho guardato fino da piccolo, o: il mangia cassette di topolino, con musiche rap della Walt Disney, che ascoltavo da bambino (che tra l'altro ho riscoperto solo ora); o ancora mia zia: che da ragazza ascoltava Jovanotti, girando con le felpe e le borse della "Energie", le quali avevano quelle tag "vecchia scuola" fatte a mo' di spray; a far scattare, in quel montanaro che ero, (pantaloni alla Fantozzi, calzini lunghissimi, dall'altronde fino da allora avevo passato la maggioranza del mio tempo in collina con la mia famiglia e i miei cugini) la voglia di scrivere un testo "rap".
-Pensate, ricordo ancora, che del mio paese, ero uno dei pochi che parlava come lingua principale l'italiano, la maggior parte, soprattutto dei ragazzi parlava principalmente il dialetto-.


Hiphop

Il testo per qualche motivo piacque ai miei amici, per cui pensai che potevo scrivere qualcosa di più serio ed inizia così la mia attività di Mc, senza sapere di cosa si trattasse ovviamente. Alcuni ragazzi della mia classe, e non, mi seguirono e fu così che iniziarono a prendere forma i primi testi. Nel frattempo un mio vicino di casa "Paolo" mi invitava a provare a ballare questo nuovo ballo, che a lui piaceva tantissimo, e che chiamava Break Dance. Spinto da lui, inizia a provare qualche passo, - mi ricordo ancora che mi spiegava il Six Steep nel corridoio dell'entrata di casa- come si fa da ragazzini, quando si scopre qualcosa di nuovo. Nello stesso tempo, altri ragazzi, invece, mi introdussero al writing. Il writing, in effetti, mi aveva sempre affascinato, e mi ricordo che: -avevo sempre guardato e tenuto in mente i pezzi della koska (KSK), della (PSA), e soprattutto i wild di KESE-. Contemporaneamente mi era arrivato alle orecchie anche il mio primo cd rap italiano "Dietro al Cancello" dei "Gate Keepaz" -disco a cui sono stra-legato-, e che tutt'ora ritengo, per vari motivi, una perla del rap italiano. Penso, che nello stesso periodo inizia a vedere anche "MTV", dove in quegli anni passavano, a livello di rap, principalmente "Eminem" -che era appena esploso con "The Real Slim Shady- ma soprattutto aspettavo con ansia la sera, per vedere "Yo! Mtv", -un programma specifico sul rap, mi ricordo esattamente due pezzi americani che, letteralmente, mi Flasharano: 1)Method Man feat Busta Rhymes - "What's Happenin"- , 2) The Gift of Gab "Rat Race" della quale aspettavo la fine, dove c'era in realtà, la prima parte di "Stardust" , canzone facente parte di un album, che tutt'ora rimane nella mia top ten di dischi rap americani, "Fourth Dimensional Rocketships Going Up"-. Da qui in poi fu una escalation di cose. Paolo fu il primo a dirmi che le cose erano collegate, e mi parlava delle Crew di Bassano -del Grappa-, principalmente di quella di cui voleva far parte, o già faceva, -però mi sembra che al tempo non ne facesse ancora parte, perchè per entrare bisognava affrontare una sfida con un membro delle Crew, e mi sembra che si stava preparando-, la "3c3p" o "3 cuori 3 picche Crew".

Inizia allora a informarmi come potevo, recuperai una compilation Hip-Hop "Classic Hip Hop"  a un centro commerciale, poi come già detto, cercavo di seguire sempre "yo! mtv". Come giornali c'era "Groove", -di cui ho ancora tutte le copie, la fortuna di Groove era, che in ogni giornale c'era un disco, con tracce di dischi che sarebbero usciti, e questo mi aiutò un sacco nell'iniziare a conoscere vari artisti, fra quelle che mi sono rimaste più in presso ci sono sicuramente: "Skills" dei "Gangastarr", "Underground" di "KRS-One", "Saian" di "RZA feat Saian Supa Crew e Ghostface Killah, e poi di italiano "la Cremè" con "Popolo di Sordi" , e "Microspasmi feat Fede" con "Quando Ti Siedi" ,- in libreria c'era niente, ma proprio niente di niente, in internet si trovava qualcosa sui blog, e passavo ore ad aspettare che la pagina caricasse, sotto certi punti di vista, io ero uno dei primi ad avere internet a casa, devo dire che ho avuto culo a trovare certe informazioni a caso che mi aiutarono un sacco.

Nel frattempo entrai nella "Crako" una crew di puro writing dove eravamo tutti dei ragazzini, formai la "Fumi tossici Click" con Vetus La Rock e Senso oskuro, inoltre inizia a vestirmi diversamente, ovviamente al tempo per trovare qualcosa di largo si cercava nei negozi di skate o semplicemente si prendevano cose di taglia smisurata, non era come è adesso, sembra strano, ma: i baggy erano rarissimi, e ancora di più alcune felpe e soprattutto alcuni tipi di scarpe, a maggior ragione nei paesetti come quello dove vivevo io. In quel periodo andavamo sempre ai campetti di san giacomo a cazzeggiare e ad ascoltare quel poco di rap che avevamo. Proprio là, ai campetti successero due cose importantissime, conobbi DJ Flower, era il dj della "KOSKA" -Crew storica bassanese-, e fu lui che di fatto mi introdusse veramente alla cultura Hip Hop e soprattutto al rap italiano, mi passo un libro "La CNN dei Poveri", e con questo 3 dischi 2 di rap italiano, i "Colle Der Fomento" con "Scienza Doppia H" e  "Odio Pieno", e 1 di rap americano "SoundBombing.Vol2", pietre miliari del mio percorso. Proprio quell' estate, sempre ai campetti fecero una jam -Penso organizzata da Endi Primo, sicuramente era lui a presentarla- e in quella jam cantò anche "Oist mc", fui folgorato dalla tecnica del suo rap, decisi che volevo fare quello. Scoprii, solo poi, che Oist faceva parte della "3c3p" di Paolo.

Continuai con il mio percorso per migliorare con i testi dopo aver ascoltato quelle cose mi sentivo scarso. I ragazzi della mia zona formarono la "CHN" una crew di puro writing, alla quale non mi aggiunsi in quanto non avevano delle basi culturali forti e non volevo rappresentarli, così iniziai ad andare al Centro Giovanile di Bassano del Grappa dove potei conoscere tutti i membri della "3C3P" e confrontarmi con loro, soprattutto su testi e sketch, qui mi passarono altri 3 dischi fondamentali per il mio percorso Hiphop "Sindrome di fine millennio" degli "Uomini di Mare", "Dio Lodato" di "Joe Cassano", e "Salviamo il Salvabile" di "Turi".


CG ed EKC

"CG" è l'acronimo che usavamo per Centro Giovanile, era il posto di ritrovo e di allenamento della "3c3p" e di altre crew del tempo, ma anche dei tempi passati. Era, soprattutto per quanto mi riguarda, anche il posto dell'Hall Fame (della "AK", "One", e "Mod"). Scoprii solo poi che Bassano a livello di writing era sempre stata davvero forte. Ci misi un p0' ad entrare in confidenza con la "3c3p" e tutti i suoi membri, facevo sempre su e giù per Bassano, praticamente, se mi muovevo andavo o là o in patronato, qua a San Giacomo, ad allenarmi a ballare.

Il "CG" fu una benedizione, 1) perché conobbi praticamente tutte le persone che ora ritengo dei fratelli. 2) perché là, grazie alla soprattutto alla "3c3p" entrai proprio dentro alla Cultura Hip Hop, se "Dj Flower" mi aveva introdotto a una conoscenza teorica, qui avevo trovato la teoria connessa alla pratica, al "CG" si viveva HipHop, si praticava, si discuteva e si cercava di migliorare quello che era il nostro punto di vista di Hiphop ma anche di società, avevo trovato altre persone assetate, come me, nel saperne sempre di più ma anche nel promuoverlo a certi standard e livelli, in modo che venisse visto come una Cultura e non come un'attività ludica. -Al tempo non eravamo ancora così maturi per capire, e comprendere, certe dinamiche, inoltre la conoscenza che avevamo era distorta da quello che ci era stato tramandato, o da informazioni errate pervenuteci in qualche modo, ma di sicuro, Dentro di Noi, intuivamo in modo folgorante l'importanza di questa Cultura, il suo potenziale e il senso più profondo della sua Essenza-. 3) perché al tempo vigeva ancora la gerarchia del rispetto, e per arrivare a fare certe cose o avere certi scambi, te lo dovevi guadagnare, questo dava un valore assoluto agli sforzi, aumentava la confidenza verso di sé attraverso il lavoro e l'impegno, di base era un sistema meritocratico, basato non tanto sul livello stilistico dell'artista, ma sul livello culturale, e questo fece davvero la differenza.
-mi ricordo che dicevamo sempre: meglio dieci scarsoni che ci mettono il cuore, di uno forte che non gliene frega una minchia. Alla fine col passare degli anni capii che questo di fatto era il life mood della Universal Zulu Nation-.
Tra l'altro fu proprio qui in "CG" che conobbi gli altri ragazzi, che poi diventarono i membri della mia prima e vera crew Hiphop, (qui intendo una Crew che avesse all'interno più elementi della Cultura Hiphop),conobbi -Mors, Deus, AzotOne-, i quali si aggiungevano allo zoccolo duro dei miei 2 compagni storici di percorso -Senso Oscuro, e Vetus La Rock-.

-Curiosità- Azot lo conobbi vicino al "Pick Up" (negozio di dischi bassanese), lui era un baskettaro al tempo, e me lo presentò Vetus, giocavano a basket insieme. Aveva in mano un cd originale di rap italiano -praticamente introvabili all'epoca- tra l'altro, guarda caso, proprio quello dei Gate Keepaz, lo invitai a venire all' "Undercity Day", Jam organizzata in prato Santa Caterina dalla "3c3p", dove avrei debuttato per la prima volta su un palco come MC, lui venne, e da lì in poi fu ovvio quello che nacque. Entrò anche lui nella "Fumi Tossici click", ed ecco spiegato il motivo dei nomi che ci portiamo appresso ancora dai tempi. Infatti tutti questi nomi - SmogOne, AzotOne, Fumo Oscuro (poi cambiato in Senso Oskuro, e poi ancora in altro), e Nervino (che poi cambio in Vetus La Rock)-, sono nomi che avevano a che fare con dei gas o fumi, per rimanere in tema col nome della Click, poi alcuni l'hanno cambiato e invece altri come io e Azot li hanno mantenuti.

Con l'aggiunta di Azot, Mors e Deus formammo così la "Effetti Kollaterali Crew" era una fucina di appassionati dell'HipHop, all'interno della quale, alcuni praticavano più discipline, altri una sola, ma comunque, tutti, davvero tutti, avevano l'intenzione di portare aiuto a quella che consideravamo una "family" -non a caso la maggior parte di queste persone, sono le persone che posso chiamare fratelli-   abbiamo condiviso tutto e quello che ci univa era l' HipHop. All'interno di questa crew, formai poi, con Bish (Senso Oskuro) la click "Samurai della Strada" con cui registrammo pure un demo. -devo dire inascoltabile hahaha, però al tempo eravamo convinti, ma eravamo giovanissimi e super inesperti-. Col tempo, gli impegni e le diversità di vedute la Crew si sciolse. -io proseguii scrivendo i miei testi e facendo i miei pezzi (Writing), poi ballavo, ma più come divertimento che altro, infatti non sono mai stato super continuo, in più la mia costituzione non era così di aiuto-.

Ogni tanto penso ancora al CG e a quelle panchine verdi dove passammo anni della nostra vita.

Alleanza Click

Ci tengo a fare una citazione a questo progetto, purtroppo poi naufragato, l'AC Click era un progetto in cui, l' "Undercity Click", la click di Mc che rappresentava la "3C3P" si univa alla nostra "SDS". Purtroppo il progettò non decollò alla fine, ma rimane uno dei progetti più importanti per quanto mi riguarda.

2PHE e Hip Hop

Bhe, ragazzi che dire, la "2PHE" è stata la realizzazione del mio sogno, -avere una crew che rappresentasse la Cultura Hip Hop in tutti i suoi aspetti-. Una crew con tutte le discipline al suo interno, con la KNOWLEDGE della Cultura Hip Hop,  e che parlasse con i fatti concreti e non con i proclami, questo era il massimo per me, e devo dire che con la "2PHE" questo è stato raggiunto, e i fatti sono stati davvero tanti, e soprattutto a livello comunitario. La "2PHE", di fatto, era ed è la fusione dei membri fondatori di diverse crew bassanesi aventi lo stesso scopo, sviluppare e diffondere la Cultura Hip Hop e manifestandola nel suo lato più vivo e comunitario del termine. L'acronimo "2PHE" sta letteralmente per "POSITIVE PROJECT FROM HEART EFFECT" che è la combinazione perfetta dell'obbiettivo della crew, del prindipio dell' HipHop (e Hip Hop vedi  Hiphop, Hip Hop, hip-hop), attraverso la fusione di alcune parti dei nomi delle nostre rispettive Ex Crew di provenienza. C'erano: "Zero" che proveniva dalla "Penta PROJECT", Mr. Nilson (il famoso Paolo), Oist Mc, Keibi, Metr Mc che venivano della "3CUORI (Heart) 3picche", Smogone (io), e Vetus La Rock  che venivamo dalla "EFFETTI collaterali", a queste parole aggiungemmo POSITIVE, che era il principio che noi vedevamo nell'Hiphop e che volevamo manifestare. Anche i nostri colori -il nero e l'arcobaleno- seguivano lo stesso principio - l'Unità del tutto-. Con questa Crew abbiamo fatto di tutto, ma realmente di tutto, e mi permetto di dire, abbiamo anche rigenerato molto la scena bassanese, creando e organizzando un sacco di eventi e di Workshops, riaprendo e carie aree, progetti e hall of fame, sia per il breaking, che per il writing, che per la Cultura in sé. Abbiamo creato un blog per diffondere la Cultura Hip Hop, dove abbiamo effettuato la prima traduzione in italiano della "Dichiarazione di Pace dell Hip Hop", poi risistemata insieme a U.Z.N. ITALIA, abbiamo recensito documentari e libri, divulgato storia e progetti, partecipato a laboratori con associazioni di tutti i tipi, cercando di portare e diffondere il nostro spirito HipHop, potete trovare ancora tutto sul nostro blog "2PHE Crew". Abbiamo inoltre avviato anche un progetto di raccolta delle "testimonianze della vecchia scuola bassanese", in modo da mantenere viva la storia Hiphop e Hip Hop della nostra città. Alla fine decidemmo di allargare la crew ad altri membri, sia perchè gli impegni iniziavano ad essere notevoli, sia perchè alcuni dei vecchi membri iniziavano ad avere interessi in altre materie, con l'entrata di altri membri: fra i quali H.C. REBEL (Dj e Breaker storico della scena Bassanese) completai il mio sogno di avere una crew completa su tutti i livelli, il DJ era l'elemento che alla fine ci era sempre mancato, oltre a lui entrarono altri ragazzi, ma con l'uscita dalla crew di alcuni dei membri fondatori più importanti, il progetto si arenò, nonostante fra di noi ci si senta ancora, e non potrebbe essere diversamente.

GALAXY DANCE PROJECT UGANDA

Il G.D.P.U. è stata una delle esperienze più importanti, e più spirituali, per quanto  riguarda la comprensione dell'HipHop e della sua funzione nel mondo.
Qui ho effettivamente capito la potenza e l'importanza dell'HipHop, nel poter cambiare, e dare, opportunità di vita a persone che letteralmente non hanno nulla. Anche qui, qualcuno dall'alto mi deve aver mandato giù una serie di sincronicità incredibili, per poter fare questa esperienza, che in realtà stavo cercando da un pò di tempo. Cercavo e volevo comprendere profondamente l'Hiphop, per cui stavo pensando di fare un viaggio in cui potevo vedere l'HipHop nella sua situazione di origine, ovvero in luoghi con serie difficoltà. Mentre facevo e seguivo vari progetti, attraverso "Dave Vetz" -un altro personaggio davvero chiave nel mio percorso, è stato uno dei primi membri di Universal Zulu Nation che conobbi (on-line), era il Leader di un Chapter in U.K., e fu uno dei primi a farmi capire cosa si intendeva per davvero con i termini "essere uno zulu"-. Fu proprio lui a passarmi il flyer del Breakdance Project Uganda (in inglese), con il progetto "Bouncing Cats", siccome trovavo davvero fighi, sia i principio, che gli obiettivi del progetto, decisi di tradurre il flyer in modo dargli visibilità anche in Italia. Fu così che -Alex Heskey- il fondatore del "Galaxy Dance Project Uganda" mi invitò a tradurre il flyer anche per il suo progetto, in più mi disse: "Ma perché non vieni giù per vedere com'è davvero la situazione? Così poi potrai raccontarla e spiegarla meglio", non me lo feci ripetere due volte, e colsi l'opportunità al volo. Alla fine andai giù con "Oist" e "Vetus". Così chiedemmo cosa poteva essere utile, Alex mi disse che la il Writing era praticamente nullo, e che sarebbe stato bello farlo conoscere e insegnarlo, e che anche i materiali erano praticamente impossibili da avere per i ragazzi, così cercammo di portare più materiale possibile da regalare, comprammo dei libri fondamentali sulla Cultura Hip Hop e sul Writing e la loro storia, colori, quaderni e fogli. Arrivati là, tenni dei mini corsi di Writing (davvero basic), e feci forse uno dei primi pezzi fatti in Uganda, il writing là era praticamente nullo, io provai a trasmettergli delle nozioni, ma loro mi diederò sicuramente molto di più.

Un paio di anni più tardi, molto più maturo, tornai giù, e con Esther Mbabazi, Rique Orenia, feci un giro di molti progetti sparsi in varie città dell'Uganda, dove cercai di portare la visione della costruzione del Lettering, qui conobbi anche un altro il progetto davvero interessante il "Bavubuka All Stars Foundation", nel quale ho partecipato come Writer e membro di "Universal Zulu Nation Italia".

Universal Zulu Nation

Chiunque conosca la Cultura Hip Hop e la sua storia, conosce la Zulu Nation e teoricamente, la vede come la meta finale del proprio percorso, o almeno così la pensavo io, e lo penso tutt'ora, un altro sogno da realizzare. Ma la Zulu non era solo un sogno, era anche l'origine della Cultura Hip Hop, e molto di ciò che nella realtà italiana avevo visto, era in contrasto con ciò che di teorico avevo letto e compreso, c'era qualcosa che non mi tornava, e volevo vederci chiaro fino in fondo. Quindi con "Oist" -penso- contattai tramite mail "Next One", -che al tempo era l'unico che ero sicuro fosse uno Zulu King-, ci diede appuntamento al Palladium, andammo con "Oist" e "Keibi", e finito l'evento a cui partecipava gli chiedemmo informazioni, per capire qual'era il percorso che bisognava fare per entrare nella U.Z.N., lui ci rispose che dovevamo contattare il Chapter Italiano. Anche se un pò interdetto, cercai e mi informai, e trovai penso, il primo sito del Chapter Italiano di "Omega Zulu Maasai", qui ripetemmo lo stesso processo, scrivemmo la mail e "Queen Leva57" ci rispose, ci dammo appuntamento all' "Ages of Acquarious", il party organizzato ogni anno da Next One per il suo compleanno, andai sempre con "Oist" e "Keibi". Arrivammo e mi ricordo come se fosse ieri che la prima parte dell'evento prevedeva una conferenza con "Next One" ed altri membri della Zulu Nation del Belgio, con i quali ovviamente ero concorde. Dopo la conferenza conobbi "Zulu Queen Leva57", -al tempo era lei che dirigeva il Chapter Italiano di "Omega Zulu Maasai" che poi si trasformò nel Chapter "Universal Zulu Nation Italia"-. Inoltre c'erano e conobbi anche "Shai" , "DragWan" e mi sembra anche "Strik eThe Head" e "Masta5", i quali al tempo erano tutti membri del Chapter. Ecco questo fu un momento fondamentale per la mia crescita personale nell'HipHop, con loro parlammo di molte cose, e di tutti i dubbi e le questioni che avevamo. Fui poi Carmen (Leva57) con (Shai) a seguirmi nel mio percorso, a consigliarmi letture, oltre a farmi capire perché gli Zulu (veri) si comportavano in un certo modo, dietro c'era tutta una filosofia basata su dei precetti di U.Z.N.. Questo è stato un momento davvero fondamentale per fare un salto di coscienza, un Overstanding e innerstanding nella comprensione di questa cultura, inoltre mi permise di comprendere il perché dei molti fraintendimenti, che c'erano e che ancora ci sono all'interno di questo movimento. Mi spiegarono come fare per entrare in U.Z.N., c'era da fare tutto un percorso, c'era un questionario al quale rispondere, e altri vari step, fra cui lo studio del Green Book, e un Test finale, nel quale bisognava dimostrare di aver studiato e conoscere bene tutte le "Infinity Lessons" contenute in esso, come ultimo step bisognava dimostrare di fare del servizio per la comunità attraverso attività di volontariato. Lo studio del "Green Book" fu fondamentale per comprendere profondamente certe dinamiche, e capire definitivamente, che molto di quello che chiamavo allora Cultura Hip Hop era arrivato completamente distorto da quello che era in realtà. Poi piano piano conobbi tutti gli altri membri "Nexus", "Lorenzone", "Ramas", "Snap" e "Flavio" ecc. tutte persone super belle e disponibili, mi sentivo a casa, con alcuni di loro poi è nata una grande e profonda amicizia. Entrai poi a far parte ufficialmente del Chapter italiano e sotto la direzione di Carmen, tradussi il Green Book per i membri del Chapter, e molti altri articoli per il sito. Infatti con "Nexus" e "Flavio" gestimmo il sito di "Universal Zulu Nation Italia". Andando avanti "Queen Leva57" mi diede anche il compito di seguire i nuovi membri in entrata, per cui seguivo la formazione dei membri. Ovviamente organizzai anche molti eventi, tra cui una serie di cerchi per diffondere la conoscenza di U.Z.N., dove ci si poteva confrontare direttamente con i membri di U.Z.N.Italia per qualsiasi tipo di domanda, il progetto si chiamava "Da Sai-pher Zone", di cui i video sono ancora disponibili sul "canale Youtube" di "Universal Zulu Nation Italia". Alla fine quando "Queen Leva57" si tolse da U.Z.N. seguii anche il ruolo di organizzatore del Chapter su consenso degli altri membri, poi mi ritirai pure io in quanto fra il lavoro e la scuola di naturopatia, i vari corsi ecc., non avvevo più tempo per riuscire a starci dietro, lasciai in mano il chapter agli altri ragazzi, ma tante circostanze esterne, successe proprio in quegli anni a livello dei piani alti di U.Z.N. , non permisero al Chapter di proseguire come mi prospettavo. Rimasi comunque a disposizione di chiunque volesse approfondire situazioni o avesse bisogno.

New York City

Come ogni appassionato della Cultura Hip Hop sa, NYC è la mecca dell'Hiphop e dell'Hip Hop. E' il luogo dove è nato l'Hiphop e la sua Cultura, è il punto di riferimento e di arrivo per ogni vero appassionato, il quale prima o poi vorrà per forza andarci. I luoghi e il modo di vivere dove si formò questa cultura per noi erano ovviamente pieni di fascino, dopo aver fatto esperienza dell'HipHop in Uganda, volevamo andare a testare con mano come fosse, proprio là, dove tutto era iniziato. Al tempo stavo entrando, o ero appena entrato in U.Z.N., e con "Vetus" ci organizzammo per andare a N.Y.C., ma non solo, a N.Y.C. durante il "39th Anniversario della Universal Zulu Nation", in modo da cogliere due piccioni con una fava. Affittammo l'appartamento più scrauso e cheap di Harlem, e poi ci organizzammo con Carmen (Zulu Queen Leva57) -al tempo era la Chapter Leader del Chapter italiano- per trovarci là. Fra le cose che mi portai dietro da N.Y.C.  ci fu la realizzazione del mio terzo sogno, dopo la crew con tutti gli elementi, e diventare membro di U.Z.N., il terzo era un sogno da Writer "fare un pezzo a N.Y.C.!" e non un normale pezzo, un "Wild Style", si proprio un "Wild Style", là dove questo stile era nato, cosa che realizzai proprio durante questo viaggio. - Infatti devo ringraziare moltissimo "Slone", (fondatore della "WOTS" crew - "Wizzards of the Styles"- , e Zulu King di "Universal Zulu Nation"),che nonostante le mille peripezie che successero, mi portò a disegnare nella loro Hall of Fame a Brooklyn. -una delle esecuzioni più difficili della mia storia, dico solo che, per arrivare all'altezza giusta per dipingere, ho usato pezzi di ghiaccio hahaha-. Ma un altro sogno era stato realizzato. Invece per quanto riguarda delle vere lezioni di vita sull'HipHop, NYC mi insegnò due cose, 1) che la situazione sulla diffusione della Cultura Hip Hop, e soprattutto HipHop, non era tanto diversa da qua. -Ovviamente io mi aspettavo che là, tutti, o perlomeno quasi tutti, vivessero l'HipHop, cose che invece non era ovviamente, tra l'altro opinione poi confermatami da molti altri viaggiatori -. Questo mi fece capire ancora di più quanto fosse necessario rimboccarsi le maniche, per diffondere i precetti, e la comprensione di questa Cultura. Ora era ovviamente normale pensare, che se facessero fatica loro, -là! dove tutto è nato!-, figuriamoci noi qui, dove tra l'altro molte informazioni sono arrivate deformate. Questo mi fece spostare il focus sull'educazione e l'istruzione all'HipHop, ma, in questo caso, non più proiettata al presente, ma al futuro. 3) L'Anniversary della Zulu, mi fece comprendere ancora di più come la parte della pratica degli elementi fosse solo una minima parte, quasi secondaria, di quello che si cercava di fare con U.Z.N. e con la Cultura Hip Hop, l'arte degli elementi serviva come aggregante, come base comune, ma poi gli argomenti trattati alle conferenze erano di cultura personale, e generale, c'erano poi i programmi di servizio comunitari ecc. Anche le bancherelle degli eventi, non erano incentrati sull' hip-hop, ma su tutto. Era chiaro, e ormai senza dubbio, come la Cultura Hip Hop fosse qualcosa di davvero più grande del solo saperne e conoscerne la sua storia, ma uno stile di vita basato sul progresso della persona, e sull'aiuto alla comunità.

Spiritualità

L'HipHop sempre di più, e inaspettatamente, mi stava portando a interessarmi allo studio, non solo suo, ma di tutto, e a prendere nozione del mondo olistico e spirituale, questo portò ad investire sempre più tempo negli studi, praticamente lasciando sempre di più la pratica degli elementi, ma continuando a mantenere il focus sulla Cultura e sull'educazione ad essa, ma spostai il focus sulla cura della persona e iniziai a studiare Naturopatia, e questo per necessità di tempo, lavoro, studio e pratiche, mi scostò sempre di più dall' Hiphop, ma senza mai perdere il filo conduttore.

Attualmente

L'HipHop ha preso un valore completamente diverso nella mia vita, prima lo cercavo fuori, facendo cose, ora è dentro di me, non ho bisogno di fare cose per far vedere che sono HipHop o cose del genere. Continuo a fare le mie "Tag" e i miei "Throw Up" quando qualcuno me lo chiede, o quando ne ho voglia, continuando a far crescere questo amore per il "Lettering" e il "OneLine". Dall'altra parte lavoro per apportare sempre più chiarezza all'interno del Mondo Hiphop, per questo nasce HipHop Seeds, del quale, il primo volume sarà qualcosa praticamente unico, un libro HipHop della "Universal Zulu Nation", nel quale saranno presenti molti dei lavori che come Chapter abbiamo fatto negli anni.

Vedo sempre di più l'HipHop come un archetipo, e cerco di portare questa visione agli altri, perchè penso che la comprensione sia l'unica via per raggiungere una pace definitiva con gli altri e un'evoluzione dell' umanità, seria e duratura.


Il mio percorso nell'HipHop.

I miei progetti.


EC "Effetti Collaterali" - cambiammo solo poi il nome in "Effetti Kollaterali Crew" EKC
Foto con molti alcuni dei membri del Chapter italiano della "Universal Zulu nation" dell'epoca (io, Lorenzone, Leva57, Dragwan, Masta5, Shai, Ramas)
2PHE "Positive Project from Heart Effect"
Smogone aka me