Come il linguaggio è associato a transizioni di coscienza.

Linguaggio, cervello punti di vista e transizioni di coscienza

Il Linguaggio e Coscienza

Il linguaggio è lo strumento che permette di esternare ciò che la nostra coscienza elabora, uso "elabora" perché è la parola più adatta, se avessi detto: "che la nostra coscienza pensa"; il significato sarebbe stato completamente diverso. Infatti, con la seconda affermazione avrei sostenuto che la coscienza pensa, quando invece (per il mio punto di vista) è la mente, o meglio -il corpo mentale-, che riflette e permette al pensiero di esistere. La coscienza, invece,  è per l'appunto ciò che rende consci, e in un certo senso vivi (per come lo intendiamo noi), diventando il punto cardinale sul quale si struttura poi il pensiero, quindi la coscienza è ben di più, e sta molto oltre il pensiero.

Possiamo quindi dire che la coscienza utilizza il pensiero e la mente. Quest'ultimo invece utilizza il meccanismo del linguaggio per esprimersi; per esprimere ciò che sperimenta al suo interno -interiorità, al resto dell'Universo Fisico - esteriorità. Diciamo quindi (per quanto ci riguarda) che il linguaggio è lo strumento che utilizziamo per esprimere la nostra interiorità, il nostro punto di vista e soprattutto il nostro stato di coscienza.

Si, in effetti, dovrebbe essere proprio così, ma..., ma ci sono dei ma, in effetti. Guardiamo questi ma, il primo ma: sin da piccoli potremmo avere avuto dei problemi nell'acquisire un modo di esprimerci corretto, e tendenzialmente è così per molti, perché è normale acquisire il linguaggio dalla propria famiglia e non tutti sono professori di italiano, e in secondo luogo dalla scuola e dagli insegnanti che incontriamo, questi ci trasmettono i loro modi di parlare comportandoci dei limiti nell'espressione verbale, come invece delle qualità nel caso contrario. Il secondo ma, (sapete che sono astrologo): potrebbe essere originato proprio da un impianto psichico (Tema Natale) che crea e ha creato difficoltà fin da subito, e che potrà essere cambiato nel tempo attraverso la presa di coscienza e lo sforzo necessario per trasformarlo.

Tutto questo per dire che: una persona potrebbe avere uno stato di coscienza elevato con molto da esprimere, ma che per farlo avrebbe bisogno di un linguaggio altrettanto sensibile e vivace, se si troverà però ad avere uno strumento linguistico non adeguato incontrerà molte difficoltà a manifestarlo. Così allo stesso modo potremmo avere invece uno stato di coscienza non troppo elevato, ma con uno strumento linguistico molto elevato che gli permetterà di muoversi agilmente verso l'esterno, o, anche, e semplicemente, di parlare a vanvera.

L'importanza del linguaggio come sistema diagnostico

Questo dovrebbe farci prendere in considerazione l'importanza estrema che ha il linguaggio: Sia dal punto di vista dell'espressione di Sé o del Sé, sia come mezzo diagnostico della nostra realtà interiore. Infatti molte tecniche innovative, soprattutto nella medicina olistica e alternativa, stanno facendo focus sul modo che abbiamo di pensare (che alla fine è la struttura del nostro linguaggio), sul come costruiamo la nostra realtà attraverso il pensiero-linguaggio, (come avrete ormai ben capito linguaggio e pensiero vanno a braccetto), sulle convinzioni che ci portiamo appresso in quello che personalmente definisco "Campo Informazionale" della persona.

Quindi porgendo attenzione al nostro linguaggio possiamo capire come strutturiamo il nostro pensiero, per esempio: se siamo qualunquisti utilizzeremo parole tipo cosa, tipo, tipa, quello, questo, senza definire nulla di concreto; oppure se siamo tendenzialmente pessimisti utilizzeremo quasi sempre frasi negative e ci lamenteremo in continuazione; oppure se pensiamo alla rovescia scambieremo di posizione le parole ecc.

Proprio in questo casi il linguaggio può diventare, con sforzo, metodo di guarigione e di evoluzione personale, nonché metodo diagnostico del modo di pensare generale, e in alcuni casi anche dello stato della coscienza collettiva - punto che mi ha fatto scrivere questo articolo. Per esempio la forte utilizzazione della parola resilienza degli ultimi anni, perché prima non veniva usata, prevede anche un cambiamento di conformazione mentale e di pensiero.

Cervello Plastico

Le Neuroscienze ci stanno sempre di più dimostrando come il cervello sia plastico. Cosa significa?. Significa che, soprattutto nella prima parte di vita, dai 0 ai 7 anni, il nostro cervello si modella in base a ciò che sperimentiamo nel mondo esterno, e ed interno in base alle esperienze vissute. Ciò avviene attraverso le connessioni di pensiero, che scientificamente vengo chiamate "connessioni cerebrali", le quali modellano le strutture nervose del cervello, che formano così delle specie di canali predisposti a ragionare in un certo modo  - schemi di pensiero. Questo avviene per via della ripetizione di uno certo stimolo, quindi, in base alla connessione cerebrale che noi compiamo "pensiero", la sinapsi (collegamento neuronale del cervello) si forma. Infatti quando ripetiamo uno stimolo e quindi un preciso pensiero più quel canale passa da essere una strada ad essere un'autostrada, invece, meno quel canale diventa utilizzato, più la strada si degrada e alla fine verrà rimossa, perchè inutile al cervello.

Questo implica che i nostri di schemi vengono si strutturati in tenera età, ma che con la presa di coscienza possiamo notarli, vederli, e con un po' di sforzo cambiarli, che non è poco, e il linguaggio è uno dei principali strumenti per vederlo e realizzarlo. Ricordandoci che il cervello non è fermo, ma plastico, quindi in continuo movimento, e quindi in continuo cambiamento in base alla nostra visione, punto di vista.

Punti di vista e transizioni di coscienza

Come abbiamo detto precedentemente ci possono essere dei ma tra espressione e stati di coscienza, però, invece, a volte esprimono -esattamente- lo stato attuale di coscienza, e questo avviene soprattutto quando tocchiamo forme collettive di pensiero: modi di dire e pensieri collettivi. Ora prenderò uno dei paradigmi che mi ha fatto scrivere questo articolo perché: se è pur vero che a volte una frase non voglia dire molto, -a volte una frase significa tantissimo!-. Significa cambiare modo di ragionare, cambiare il pensiero, riformulare il punto di vista e avanzare, trascendere uno stato di coscienza per passare ad uno stato di coscienza maggiore, e sempre più universale.

Di cosa mai si tratterà nello specifico? bhe nello specifico si tratta di una cosa che a me personalmente da astrologo, ma anche da universalologo (ovviamente parola coniata al momento per esprimere un concetto di unità universale che se no non saprei come esprimere) è il linguaggio che utilizziamo ancora oggi per descrivere i moti dei pianeti/stelle nelle nostre giornate.

Infatti, teoricamente, siamo tutti consci che la Terra gira su stessa e in più compie il moto di rivoluzione intorno al Sole. Questo cambio di prospettiva avrebbe, "ed uso avrebbe", dovuto comportare anche una cambio di mentalità, che a quanto pare non è avvenuto, perché il linguaggio, inesorabile controllore del nostro stato di coscienza, ci dimostra che siamo rimasti stabili sul modo di vedere precedente.

Infatti sappiamo che nell'antichità si pensava: 1) che la Terra fosse piatta e 2) che a noi interessa di più, si pensava che la Terra fosse al centro del mondo, per cui si utilizzava il sistema Geocentrico -Geo=Terra Centrico=al centro- per cui letteralmente "Terra al Centro", in questo sistema si pensava che fosse l'Universo a girare intorno alla Terra e non il contrario. A questo punto della storia attraverso Copernico e Galileo l'umanità scoprì invece che questo paradigma era sbagliato e che la Terra non era situata al centro dell'Universo, venendo così spodestata dal suo "centrismo" dal Sole. Infatti capirono che la Terra ruotava intorno al Sole e formarono così il sistema Eliocentrico -Elio=Sole, e centrico come prima= centro- per cui un sistema con il Sole al Centro.

Ora questo lo sappiamo tutti, viene studiato da tutti, e viene insegnato da tutti. Ma abbiamo davvero cambiato il nostro punto di vista, spostandoci alla sua visione e alla sua implicazione di sistema? No, per me no. E perché? Perché il nostro linguaggio è rimasto geocentrico, dimostrandoci  così che il nostro pensiero è rimasto geocentrico (ricordiamoci che il cervello è plastico), ciò implica che la nostra elaborazione cosciente di questo cambio di paradigma non è ancora avvenuta, o per lo meno non è avvenuta completamente sin da trasformare anche il nostro linguaggio quotidiano e il nostro modo di pensare.

Molti scienziati, soprattutto nella fisica quantistica, sostengono che certe implicazioni non sono davvero state comprese fino in fondo dal mondo, se no attualmente penseremo e agiremo in maniera diversa.

Per esempio: quanto sarebbe diverso dire correttamente "che bello! anche oggi la Terra ruota su di sé talmente veloce che è di nuovo mattina" o " stiamo girando così velocemente intorno al sole che è già primavera", a questo punto potrete dire o pensare (vedete come pensare e vedere vanno sempre a braccetto, come se fossero l'interno e l'esterno di una maglietta) che ciò che dico non ha senso, ma se guardiamo il linguaggio attuale possiamo vedere le frasi che utilizziamo quotidianamente come "Sorge il Sole" o "Il sole tramonta" ecc.

Ecco se osservate bene queste frasi implicano un movimento del Sole intorno alla Terra - il che è falso!  ma soprattutto non produce un immaginario più Universale! -in questo caso -sistemico solare-, che permetterebbe alle persone di ragionare e quindi di vedere il sistema solare in un modo completamente diverso. Ovvero con il giusto paradigma Eliocentrico. Sembra una cosa da poco, ma non lo è, non lo è per niente, perché attualmente, con i nostri modi di dire, siamo ancora legati al sistema geocentrico. Invece, il pensare coscientemente quando vediamo il sole sorgere o tramontare che -siamo noi a girare, e non il sole, cambia completamente il punto di vista (provate pure): apre il pensiero a dimensioni diverse e sconosciute, nuove domande affiorano. E se affiorano nuove domande affiorano nuove risposte. Questo è il nostro metodo di evoluzione, ampliare il pensiero attraverso le domanda, ampliare il pensiero trovare nuove risposte e contemplare le varie implicazioni -elaborazione cosciente.

E' vero, ed è sempre stato detto, che per assorbire un concetto "serve tempo"; Verissimo e d'accordissimo, ma il Tempo, o per lo meno quello che noi chiamiamo Tempo -scorre, e scorrendo comporta nuove scoperte e nuovi paradigmi- e rischiamo di prenderci indietro e poi fare fatica ad elaborare il tutto:

Tratto da Tempo di Guido Tonelli

La Terra ruota su se stessa a circa 1700 km/h; accompagnata dal suo grande satellite, la Luna, orbita attorno al Sole a più di 100.000 km/h. L'intero sistema solare percorre un'immane traiettoria circolare attorno a Saggittarius-A, il buco nero che domina il centro della nostra Via Lattea; la velocità sembra enorme, 850.000 km/h, ma ci vogliono più di 200milioni di anni per compiere una rivoluzione completa; l'intera galassia si muove infine, a circa 2 milioni di km/h, verso una zona ad alta densità di materia, dove si trova il Grande Attrattore (...) una vera e propria megalopoli di galassie, a circa 600 milioni di anni luce da noi.

L'evoluzione scientifica ha creato un nuovo modello del Sistema solare, che non è più solamente circolare come ci viene mostrato nelle scuole, (o per lo meno nelle mie, ora magari lo mostrano, quando avrò figli o nipoti ve lo dirò) che si basava sul modello eliocentrico, ora potremmo chiamarlo un modello "gallassiocentrico" dove il Sole ruota intorno al buco nero al centro della nostra galassia, il che dovrebbe portarci a nuovi pensieri, congetture, e teorie -magnifico! mi sento bene.

Tutto questo dovrebbe portarci, infine, ad essere "Universocentroci" regalandoci così un modello e una visione universale della vita, per questo ci vorrà tempo, molto tempo, e per elaborarlo, mi sa, ancora di più, cerchiamo nel frattempo di "Eliocentrarci" con il pensiero, e se riusciamo anche con linguaggio, anche se questo implicherebbe delle rivoluzioni non da poco, perché nel frattempo ci stiamo già "Galassiacentrandoci".

Il punto fondamentale di questo articolo è che se vogliamo cambiare modo di pensare e vedere, a volte dobbiamo cambiare il nostro linguaggio e adeguarlo a un sistema più corretto, come si evolve il nostro stato di coscienza dovrebbe evolversi anche il nostro modo di comunicarlo strutturando così dei canali di pensiero innovativi. La mente ragiona per immagini, e cambiare modo di vedere ci aiuta ad avere nuove immagini da elaborare, quindi allo stesso modo vedere nuove immagini ci porta ad avere nuovi pensieri, per questo concludo lasciandovi guardare la meraviglia di questo nuovo sistema Galassiocentrico: